Gennaio 2022
La Prima Guerra al Narcotraffico.
Inglesi, Cinesi, Oppio e tea.
La Prima Guerra dell'Oppio, o quasi.
Un fatto tipo Narcos, tipo Pablo Escobar, o El Chapo.
Un fatto di Cartelli della Droga, di omicidi, stragi, guerre.
Ma non ci troviamo nel deserto messicano, al confine con gli Stati Uniti.
E nemmeno in Colombia o nella provincia del Chapare, in Bolivia.
Non ci sono aerei che sorvolano i Caraibi, non ci sono passeggeri che mangiano ovuli di droga, non ci sono tir con scomparti segreti pieni di droga.
Non ci sono satellitari, telefoni, e altri sistemi tecnologici.
Questa storia inizia in India, continua nel Mar Cinese Meridionale, per risalire la Foce del Zhū Jiāng, il Fiume delle Perle ed arrivare fino a Canton, l'odierna Guangzhou e capitale del Guangdong.
Ci sono le prime multinazionali, le varie compagnie orientali delle indie, che cercano insistentemente, costantemente e senza scrupoli, il dominio sui commerci di prodotti orientali, quali spezie, tessuti, e soprattutto, Tè.
I sudditi di Sua Maestà la Regina non possono proprio vivere, senza 𝘁𝗲̀.
Siamo nel 1800 avanzato e ci sono Clipper e Giunche, contadini indiani, capitani inglesi e mercanti di ogni parte del mondo.
Ed un numero, incredibile, di Tossicodipenti. Cinesi.
Tossicodipenti Cinesi da Oppio.
Tantissimo Oppio.
Nel 1834 sono (tossico)dipendenti dall'oppio dal 10 al 20 per cento degli ufficiali del governo centrale, dal 20 al 30 per cento degli ufficiale di governo locale e dal 50 al 60 per cento dei segretari privati.
Maschio tra i venti e i cinquanta anni: è questo l'identikit del tipico fumatore d'oppio cinese.
Nell'esercito in molti ne sono ormai schiavi "deboli" e "malati".
- Jian Xiang
Mr Lin Zexu e la Guerra all'oppio.
Oppio portato dagli Inglesi, precisamente dalla 𝗕𝗿𝗶𝘁𝗶𝘀𝗵 𝗘𝗮𝘀𝘁 𝗜𝗻𝗱𝗶𝗮 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗻𝘆, 𝗟𝗮 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗻𝗶𝗮 𝗜𝗻𝗴𝗹𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗜𝗻𝗱𝗶𝗲 𝗢𝗿𝗶𝗲𝗻𝘁𝗮𝗹𝗶, coltivato e prodotto nelle proprie coltivazioni in India.
I commerci tra British East India Company e l'impero Cinese erano regolati da severissime Norme da parte dei venditori cinesi.
Oltretutto gli Scambi erano regolati dall'argento e anche dall'Oro.
Varie crisi di Liquidità della British East India Company e altre diverse ragioni, hanno portato i "Conquistadores" Inglesi a cercare un prodotto che potesse dare un alto margine (sia economico sia di scambio) e soprattutto, un prodotto che potesse diventare un bene di prima necessità, richiesto e immancabile.
Appunto, l'Oppio.
L'Oppio.
Era già usato in Cina, da diverso tempo, come rimedio medicinale ma ne era vietato lo scopo "ludico".
In questo modo, verso il 1830 l'Oppio invase la Cina e un numero incredibile di Cinesi diventò tossicodipendente.
Una situazione insostenibile, sociale, culturale e ovviamente, economica.
Così, nel Marzo del 1839 l'imperatore DaoGuang(dinastia Qing) decise di Mandare Mr Lin Zexu in qualità di commissario imperiale a Canton, dove si concentrava la maggior quantità di oppio che entrava nel Paese, proveniente dall'India, portato dagli inglesi.
𝗠𝗿 𝗟𝗶𝗻 𝗭𝗲𝘅𝘂 cominciò, oltre a sequestrare e distruggere incredibili quantità di Oppio, ad arrestare i Mercanti occidentali e cinesi cercando, o meglio credendo di porre fine al commercio.
Nel 1838 Scrisse persino una lettera alla alla regina britannica Vittoria, appena incoronata, dove tentò di dissuaderla dal tollerare che i suoi sudditi continuassero con la vendita dell’allucinogeno:
«Fintantoché voi non prenderete questo provvedimento, ma continuerete a produrre oppio e a indurre il popolo cinese ad acquistarlo, voi vi mostrerete […] poco sollecita per la vita degli altri uomini, e indifferente al male che fate agli altri, nella vostra avidità in denaro. Una simile condotta ripugna al sentimento umano»
Forse, questa lettera non arrivò mai alla sovrana inglese, ma tutto era pronto per la Prima Guerra dell'Oppio.
Leave a comment